Dmass: calo a due cifre per la distribuzione di semiconduttori in Europa

Il mercato europeo della distribuzione di semiconduttori perde oltre 20 punti percentuali di fatturato nel secondo trimestre del 2020. Georg Steinberger, presidente di Dmass: "Che ci piaccia o no il 2020 sarà caratterizzato da un calo a due cifre"

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di Laura Reggiani | Secondo Dmass, l’associazione che riunisce i principali fornitori di chip, le vendite di semiconduttori in Europa sono diminuite del 20,7% scendendo a 1,82 miliardi di euro. Georg Steinberger, presidente di Dmass: “Come già previsto, la pandemia da Covid-19 e le sue conseguenze economiche, iniziate in tutta Europa tra febbraio e marzo, hanno colpito l’industria elettronica con tutta la sua forza nel secondo trimestre. Il blocco delle produzioni, le incertezze economiche tra i consumatori e le aziende e la mancanza di visibilità sulla supply chain hanno spinto molti clienti a rallentare gli ordini e portato molti posticipi degli ordini esistenti. Ironia della sorte, sarebbe potuto andare peggio, perché ancora non sappiamo davvero cosa ci attende nella seconda metà del 2020″.

Tengono solo Irlanda, Paesi Bassi, Austria e Russia

A livello territoriale, la situazione è stata ugualmente negativa su tutta la linea e tutti i più importanti mercati hanno chiuso con un calo a doppia cifra (ad eccezione di Irlanda, Paesi Bassi, Austria e Russia):

    • la Germania è scesa del 21,6% fatturando 528 milioni di euro
    • l’Italia ha chiuso a -19,3% con 161 milioni di euro
    • la Francia a -21,4% con 121 milioni di euro
    • il Regno Unito a -23,6% con 119 milioni di euro.

I cali più significativi si sono però registrati nell’Europa orientale, scesa del 30,6% con un fatturato di 279 milioni di euro, e nei Paesi nordici, che hanno perso il 33,2 % con un fatturato a 138 milioni di euro. Georg Steinberger puntualizza: “È quasi impossibile trovare qualcosa di positivo o di meno negativo nel secondo trimestre, ma chiaramente i Paesi che sono prevalentemente basati sulle produzioni in outsourcing hanno sofferto di più”.

Male le commodities

Nessuna notizia positiva neanche dal punto di vista dei prodotti e delle tecnologie, se non il fatto che i prodotti più orientati al design ed esclusivi sono diminuiti meno dei prodotti standard. Analizzando i principali gruppi di prodotti troviamo:

  • discreti -31,4%,  87 milioni di euro
  • discreti di potenza, -23,5%, 196 milioni di euro
  • optoelettronici -17,1%, 164 milioni di euro
  • analogici – 22%, 534 milioni di euro
  • memorie -32,4%, 141 milioni di euro
  • micro -15,3%, 383 milioni di euro
  • logiche programmabili -12,8%, 128 milioni di euro
  • logiche standard – 18,2%, 27 milioni di euro.

“Oltre al Covid-19, in questo secondo trimestre si sono visti anche alcuni effetti di alcune categorie di prodotti che si deteriorano lentamente, probabilmente tecnologie legacy come Sram e Eeprom, o che scompaiono dalla distribuzione in quanto i produttori prendono il business in modo diretto, come i Dsp”, commenta Georg Steinberger. “Nessuno di questi ha avuto però un effetto importante sui totali. Tuttavia, il fatto che i prodotti standard stiano soffrendo più di quelli speciali è strano, poiché il rischio finanziario dal lato del cliente è piuttosto basso. Vedremo come si svilupperà questo respingimento dei prodotti standard, una volta che il mercato riprenderà”.

Un cambiamento verso la sostenibilità

“Il 2020 sarà un anno di significativo declino a due cifre, che ci piaccia o no”, conclude Steinberger, “Potrebbe e forse dovrebbe rappresentare l’inizio di una rivalutazione del modo in cui operiamo, come industria, e su scala più ampia, come società in generale. È ormai chiaro che le risorse diventano sempre più scarse e che la mentalità del consumo e dello scarto degli ultimi 50 anni non può che portare a un disastro. La tecnologia può però svolgere un ruolo importante nel ricreare un mondo sostenibile, ma come possiamo vedere dalla sua catena di approvvigionamento interrotta, fa anche parte del problema attuale. La grande domanda è: come possiamo utilizzare la tecnologia per arrivare a un mondo migliore e sostenibile?


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