Anie: in frenata la produzione hi-tech a fine anno

Anie esprime preoccupazione per la decisa battuta d’arresto registrata dalle imprese manifatturiere italiane alla fine del 2019

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Anie Produzione

di Laura Reggiani |

Analizzando i più recenti dati diffusi da Istat, l’industria italiana delle tecnologie rappresentata da Federazione Anie ha evidenziato a dicembre 2019 un andamento di segno negativo della produzione industriale.

A dicembre 2019, nel confronto con lo stesso mese del 2018, l’industria hi-tech italiana ha infatti registrato una variazione negativa della produzione industriale pari al 4,8% (-4,2% la variazione media del manifatturiero).

Nel confronto congiunturale, dicembre 2019 rispetto a novembre 2019, il settore ha mostrato un calo dei livelli di attività pari al 3,8% (-2,4% la variazione del manifatturiero). Nella media del 2019, nel confronto su base annua, l’industria Elettrotecnica ed Elettronica italiana ha mostrato un calo della produzione industriale dello 0,8% (-1,7% la variazione media del manifatturiero).

Tabella Anie

La preoccupazione di Anie per il 2020

“Nei settori Anie nel 2019 l’andamento dei livelli produttivi si è mantenuto al di sotto del potenziale. Il bilancio del 2019 vede un preoccupante segno negativo, con un calo cumulato della produzione settoriale dello 0,8% (l’industria delle tecnologie fa comunque meglio del manifatturiero che vede invece una contrazione annua dell’1,7%). Nel quinquennio precedente, in una fase di progressiva espansione degli investimenti legati alle nuove tecnologie, il nostro settore aveva trainato la crescita, con un incremento medio annuo dei livelli di attività del 2,5%, a fronte dell’1,3% della media del manifatturiero” è il commento ai dati di Giuliano Busetto, presidente di Federazione Anie, che ha aggiunto: “La battuta di arresto è confermata anche dall’indice Pmi per le imprese manifatturiere italiane che si è mantenuto tutto l’anno in territorio di contrazione. Esprimiamo forte preoccupazione anche per il 2020 e auspichiamo che ci siano significativi interventi governativi atti a riprendere una crescita organica nell’industria, settore trainante del Paese, come nelle infrastrutture”.

Il rallentamento del 2019

Il rallentamento del comparto hi-tech nella seconda metà del 2018 si è confermato anche nel primo semestre del 2019, periodo in cui il settore ha registrato un calo del fatturato pari allo 0,6%.

Prospettive incerte hanno caratterizzato anche l’andamento settoriale in chiusura anno: senza dati definitivi, la stima di Anie per il secondo semestre è comunque di un calo vicino a un punto percentuale. Un andamento debole ha caratterizzato sia la componente interna sia quella estera. Il rallentamento della domanda estera ha sofferto dell’elevata incertezza nello scenario internazionale, mentre sul fronte interno un elemento critico è stato il profilo altalenante degli investimenti, che svolgono un ruolo importante come driver della domanda per l’industria hi-tech. Il ridimensionamento del portafoglio ordini, già iniziato a fine 2018, è proseguito anche nel primo semestre del 2019 con una dinamica di segno negativo (-1,9%) che lascia presagire un andamento più debole anche nel 2020.

Le tendenze dei mercati finali

Nei mercati finali, si sono verificate tendenze differenziate. L’industria, che ha svolto in passato un ruolo da protagonista della crescita, nel 2019 ha mostrato indicazioni contrastanti; continua a riflettersi su questo andamento il profilo altalenante evidenziato in corso d’anno dal ciclo degli investimenti.

In un contesto incerto, nel mercato building tra le imprese prevale la quota di quelle che indicano una sostanziale stabilità della domanda nel 2019, un andamento che si inquadra in una fase di più lungo periodo caratterizzata da un lento e modesto riavvio degli investimenti edili nel territorio nazionale.

Indicazioni di stabilità continuano a prevalere anche nel mercato delle infrastrutture ferroviarie ed elettrificate, mentre nel mercato dell’energia le indicazioni sull’evoluzione della domanda nazionale nel 2019 evidenziano tendenze polarizzate fra crisi e ripresa.

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