Formazienda: nella programmazione 2020 digitalizzazione in primo piano

Il Fondo Formazienda ha lanciato la programmazione 2020 e ha aumentato l’entità delle risorse finalizzate alla formazione nelle Pmi. Digitalizzazione è la parola chiave

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Fondo Formazienda

“Il 2019 ha rappresentato per Formazienda l’anno di un vero rilancio. Adesso, però, dobbiamo fare di più nella consapevolezza che le aziende italiane chiedono sempre più una buona formazione”. 

A parlare è Rossella Spada, direttore di Formazienda, che spiega la programmazione per il 2020 del Fondo, con la digitalizzazione tra le tematiche chiave dei percorsi formativi. Il Fondo ha anche aumentato l’entità delle risorse finalizzate alla formazione nelle Pmi. “La programmazione degli avvisi previsti per il 2020 è già entrata nel vivo con la pubblicazione in gazzetta ufficiale il 7 febbraio della prima iniezione di risorse pari a 5 milioni di euro. Contiamo di raggiungere per fine anno la cifra di 30 milioni di euro attraverso un piano complessivo che si svilupperà in sei finestre bimestrali”.

Perché la formazione continua rappresenta un fattore strategico per la crescita del mondo produttivo?

La formazione non può che essere al centro delle strategie aziendali quando queste vanno nella direzione della crescita e dell’acquisizione di punti di competitività. L’economia italiana vive grazie alla grande capacità di innovazione che le piccole e medie imprese dimostrano al pari dei gruppi più strutturati. È una nostra prerogativa ed è necessario salvaguardarla e valorizzarla, anche attraverso l’azione dei Fondi Interprofessionali, che mettono a disposizione risorse concrete per allineare le competenze alle urgenze del mercato e agli obbiettivi del management.

La digitalizzazione, una delle tematiche che più promuovete, è ormai una necessità anche per le Pmi, vostro target privilegiato. Quale è il trend delle adesioni?

La digitalizzazione si inserisce nell’asset strategico dell’innovazione, che ha sempre caratterizzato i contenuti e le finalità dei nostri avvisi. Si tratta di una tematica molto vicina alle esigenze delle Pmi che, anche per questo motivo, sono sempre più attratte nell’orbita dei fondi interprofessionali. A Formazienda sono attualmente iscritte 110mila imprese per 775mila lavoratori e, da quando siamo nati nel 2008, non abbiamo mai smesso di crescere. È un segnale che premia certamente il nostro modo di operare, che abbina certezza delle procedure e velocità dei finanziamenti, ma è anche la prova che la legge 388/2000 istitutiva dei fondi interprofessionali ha predisposto una soluzione idonea ed efficace.

Il meccanismo può essere naturalmente soggetto a modifiche migliorative, ed esiste a riguardo un ampio e fecondo dibattito in merito al superamento del prelievo forzoso sul versamento dello 0,30% e dei vincoli europei sugli aiuti di stato, ma è indubbio che i fondi hanno svolto e continuano a svolgere un ruolo prezioso per dare seguito alla natura fortemente innovativa della nostra imprenditoria.

La presenza sistematica di soggetti deputati a sostenere iniziative nell’ambito della formazione continua, di concerto con le aziende e con gli enti di formazione che dialogano con il sistema produttivo dimostrando tutta la loro grande efficacia proprio in riferimento al servizio rivolto alle Pmi, permette inoltre di realizzare un’azione anticiclica per fronteggiare i momenti di recessione e la disoccupazione strutturale, riqualificando gli occupati, agevolando l’inserimento dei giovani e dando un contributo alla crescita del Paese.

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