Fotonica, la tecnologia che illumina il futuro

Riccardo Danieli, Sales Manager della divisione fotonica di Acal BFi, ci offre uno sguardo sulle tecnologie di frontiera, sulle applicazioni industriali e le prospettive del settore.

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Fotonica Acal BFI

La fotonica è una delle tecnologie chiave del presente e del futuro, con applicazioni che spaziano dalla medicina all’elettronica, dalla sicurezza alle comunicazioni quantistiche.

Fotonica Riccardo Danieli Acal BFIAcal BFi, grazie al suo ruolo di punto di incontro tra ricerca e industria, è in prima linea nello sviluppo e nell’integrazione di soluzioni innovative. In questa intervista, Riccardo Danieli, Sales Manager della divisione fotonica, ci racconta le tecnologie più avanzate, le collaborazioni con il mondo accademico e le strategie per affrontare le sfide future del settore.

Qual è il ruolo di Acal BFI nel settore della fotonica e quali sono le principali tecnologie su cui si concentra l’azienda?

Acal BFi fornisce soluzioni altamente tecnologiche in diversi settori dell’elettronica, tra i quali la fotonica. In questo ambito ci concentriamo sia su tecnologie allo stato dell’arte sia su sviluppi di nuove tecnologie che domani entreranno in processi di produzione industriale di massa.

La peculiarità di Acal BFi di essere al confine tra mondo della ricerca e mondo industriale permette di esplorare nuove tecnologie sviluppate in laboratorio dai ricercatori su applicazioni tipicamente industriali. Proponiamo soluzioni DPSS, laser ad alta intensità, sorgenti tunabili a banda stretta, strumentazione di misura ottica ed elettro-ottica. Tutte apparecchiature utili in settori come la medicina, l’estetica, l’analisi di cibi e opere d’arte, le comunicazioni quantistiche, l’elettronica e tante altre.

Quali sono i prodotti e le soluzioni più innovative che Acal BFi offre ai suoi clienti nel campo della fotonica?

Nella divisione fotonica di Acal BFi proponiamo tutti i prodotti e le soluzioni utili per lo sviluppo di nuove tecnologie e prodotti già sul mercato da integrare in sistemi più complessi. Vogliamo essere al fianco del cliente, già in fase di progettazione, per dare supporto, fin da principio, alla scelta della tecnologia da implementare, sempre con occhio critico a performance, affidabilità e costo. Proponiamo l’intera linea fotonica, dalla generazione della luce alla sua manipolazione, fino alla misura e alla caratterizzazione della radiazione. Offriamo ai nostri clienti, che spesso diventano veri e propri partner, soluzioni ad ampio spettro: dall’ultravioletto al lontano infrarosso possiamo illuminare e guardare ovunque.

Quali settori industriali stanno beneficiando maggiormente delle soluzioni fotoniche e quali nuovi ambiti di applicazione stanno emergendo? Può farci qualche esempio concreto di utilizzo delle vostre tecnologie?

La fotonica è presente in qualsiasi dispositivo che abbia un led, un laser, un display, un detector, una telecamera o altro di similare. Pertanto, sono molteplici i settori che stanno beneficiando delle nostre tecnologie: i beni di lusso, il benessere della persona, i trasporti in generale, il consumer, l’elettronica. L’Intelligenza Artificiale, poi, è l’ultima grande innovazione che pervade già le nostre vite. Tutte le valutazioni che un computer possa fare e le decisioni che può poi prendere dipendono da una serie infinita di dati che vengono raccolti da sensori di diverse tipologie. L’IA ha necessità di “vedere” e “sentire” quel mondo che noi diamo per scontato e che percepiamo attraverso il nostro corpo e i nostri sensi, di cui il computer non è provvisto.

La fotonica, la fisica e l’ingegneria che ne stanno alla base, permettono di sviluppare sensori sempre più performanti, più piccoli e con consumo quasi pari a zero, e di sviluppare grandezze che finora non serviva prendere in considerazione. Esistono ormai sistemi talmente miniaturizzati da poter essere iniettati in una vena, in grado di monitorare lo stato di salute del paziente e prendere decisioni in funzione di quanto misura. Tutto questo è possibile anche grazie alla tecnologia fotonica che contribuiamo a sviluppare in Acal BFi.

Come Acal BFi supporta le aziende nell’integrazione delle tecnologie fotoniche nei loro processi produttivi?

In un mondo in cui la complessità tecnologica è in costante aumento, diventa sempre più cruciale per le aziende dotarsi di figure di riferimento che possano guidare, informare e formare sulle nuove tecnologie. In Acal BFi cerchiamo di addentrarci nel progetto, nell’applicazione particolare di ogni nostro cliente, per approfondire quale sia la soluzione tecnologicamente più adatta per raggiungere lo scopo.

Data la vasta varietà di progetti in cui siamo coinvolti, abbiamo sviluppato esperienza in diversi settori che spaziano dall’industriale al medicale, dalla difesa ai trasporti, dal consumer all’automazione, fino alla ricerca. Siamo considerati e riconosciuti come consulenti tecnologici di riferimento del settore fotonica; i clienti ci coinvolgono per aggiornarsi sullo stato dell’arte della tecnologia e presentarci nuove idee che poi diventeranno progetti e infine prodotti, e in tutte queste fasi siamo presenti.

Acal BFi collabora con Università e Centri di Ricerca per lo sviluppo di nuove tecnologie fotoniche. Può parlarci di qualche progetto significativo in corso?

La collaborazione di Acal BFi con Università e Centri di Ricerca, istituzionali, pubblici e privati di tutta Italia, ci permette di costruire una vera e propria rete tra le nostre realtà e il tessuto industriale. Capita spesso che una tecnologia sviluppata da una università del sud Italia venga utilizzata in prodotti di aziende che operano al centro o al nord, così come ci succede di mettere in contatto realtà accademiche di regioni diverse che studiano argomenti simili; la condivisione di tecniche, esperienze e risultati porta quindi a collaborazioni fruttuose per tutti.

Siamo stati, ad esempio, coinvolti in progetti per il sorting di rifiuti tessili, così come in progetti che hanno lo scopo di migliorare la qualità delle nostre eccellenze gastronomiche. Come italiani siamo riconosciuti in tutto il mondo per la nostra cucina e i nostri prodotti e poter valutare e migliorare la qualità del cibo che mangiamo e in gran parte esportiamo è un vanto di cui siamo fieri.

Un altro esempio importante è relativo ai progetti nel campo della sensoristica a fini medicali. Nanostrutture o traduttori in genere anche implementabili nel nostro corpo che permettono di monitorare e analizzare parametri vitali o salutari, concentrazione di farmaci o stress muscolare, sono solo alcuni esempi di applicazione delle attività dei nostri partner nel mondo della ricerca.

Quali sono i principali vantaggi di queste collaborazioni per l’azienda e per il settore della fotonica in generale?

Sono poche le realtà italiane che investono fortemente in ricerca e sviluppo, e praticamente nessuna investe in ricerca di base. L’obiettivo ultimo di ogni azienda è di produrre qualcosa che abbia un ritorno di investimento e un guadagno realizzabile, l’obiettivo di università e centri di ricerca è invece puramente accademico e l’implicazione applicativa che la ricerca può portare è solo un secondo fine. I nostri centri di ricerca sono dotati di apparecchiature all’avanguardia che consentono di studiare fenomeni fotonici, e non solo, che per le aziende rappresenterebbero un costo proibitivo.

La collaborazione tra aziende e università permette uno sviluppo più rapido e indirizzato della ricerca stessa. Spesso le aziende preferiscono sovvenzionare centri di ricerca o commissionare loro degli studi inerenti alle tecnologie che possano poi essere ingegnerizzate in prodotti. Tutta la tecnologia che noi oggi diamo per scontata è stata prima scoperta, studiata, analizzata e compresa in un centro di ricerca accademico.

In che modo Acal BFi contribuisce alla formazione e alla crescita delle competenze nel settore della fotonica?

In questo processo Acal BFi fa da nastro trasportatore a due vie tra aziende e accademia, trasferendo tecnologia da una parte all’altra e viceversa. Le università hanno bisogno della migliore tecnologia possibile per scendere sempre più nel dettaglio dei segreti dell’universo e le aziende hanno bisogno di sapere come funziona il nostro mondo per sviluppare intorno a questi concetti nuove tecnologie per prodotti innovativi. Il nostro obiettivo è di facilitare questo scambio e renderci punto di riferimento per gli attori in campo, fornendo il massimo supporto possibile ai ricercatori che sono solitamente poco avvezzi alle dinamiche del mercato e anche alle aziende che a volte faticano a stare al passo con le scoperte dei ricercatori.

Quali sono le strategie future di Acal BFi per rafforzare la sua posizione nel mercato della fotonica e quali innovazioni possiamo attenderci nei prossimi anni?

Crediamo fortemente nella rete e quindi nelle relazioni che ogni giorno creiamo e coltiviamo con fornitori, clienti, aziende e centri di ricerca. La strategia di Acal BFi prevede di rafforzare la presenza sul territorio, di affermare la nostra posizione di rilievo nel mondo accademico e di ampliare la nostra capacità di essere al fianco dei clienti.

La vera sfida è quella di sviluppare la capacità di vedere applicabilità alle ricerche di cui veniamo a conoscenza e di consigliare lo stato dell’arte della tecnologia ai ricercatori che chiedono il nostro supporto. In un mondo in cui ognuno è altamente specializzato nel proprio settore, quel che mettiamo in campo è proprio una multidisciplinarità orizzontale che ci permette di collegare punti apparentemente lontani. Così facendo, giorno dopo giorno, stiamo costruendo la rete nella quale crediamo per il futuro.

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