Anie Componenti Elettronici ha ospitato lo scorso 14 aprile un incontro dal titolo “Mercato dei connettori e focus su connessione di potenza”. L’evento è stato organizzato in collaborazione con Elettronica AV.
Moderato da Laura Reggiani, direttrice di Elettronica AV, e introdotto da Vittorio Basso Ricci, editore della testata, l’incontro è stato aperto da Cosimo Musca, presidente dell’Associazione Anie Componenti Elettronici, e Diego Romeo, General Manager di Lemo Italia e Capo Gruppo Connettori di Anie Componenti Elettronici.
A seguire, sono intervenuti: Lorenzo Bonadeo, Global Business Development di ITT Cannon; Paolo Magni, Sales & Marketing Director per l’Italia di ODU; Claudio Sonzogni, Responsabile per il Sud Europa di Harting; Mauro Nodari, Chief Innovation Officer di Techno.
Il mercato dei connettori
“In Anie Componenti Elettronici stiamo lavorando per integrare la catena del valore, includendo nell’associazione gli attori del comparto che operano in Italia e condividono determinate problematiche.
Così raccogliamo le istanze delle nostre aziende e ne diamo visibilità a livello istituzionale”, ha evidenziato Cosimo Musca nel suo saluto istituzionale.
“Fare massa critica e agire in modo corale è fondamentale in una fase delicata come quella attuale. Da soli non si riescono ad affrontare le problematiche che stiamo vivendo”.

Diego Romeo ha parlato dell’andamento del mercato dei connettori in Italia, basandosi sui dati raccolti da Anie e quelli di Bishop & Associates.
“Dopo un paio d’anni di calo, il mercato ha conosciuto, nel post-Covid, due anni di forte crescita, a seguire, un nuovo calo, evidente con la fine dello scorso anno”, ha detto Romeo.
Dal punto di vista dei mercati di destinazione dei connettori, il militare ha un peso sempre maggiore, così come la mobilità elettrica, nonostante il rallentamento degli ultimi tempi.
Romeo ha evidenziato anche come le incertezze dell’ultimo periodo, su tutte la questione dei dazi imposti dall’amministrazione Trump, abbiano cambiato le previsioni tutto sommato ottimistiche che le aziende Anie avevano rilasciato nei mesi scorsi.
Sui dati del mercato globale, che ha segnato un +5% circa nell’ultimo anno, va considerato il contributo che hanno dato Cina e Nord America con i loro andamenti positivi.
Altri elementi su ci si è soffermati sono la tendenza del mercato, negli ultimi anni, a salite e discese repentine, e l’emergere di alcuni nuovi mercati, come quello dei data center.
Settori militare e industriale
La tavola rotonda si è poi addentrata sul tema dei connettori di potenza in applicazioni critiche nei settori militare, del test e del collaudo, del ferroviario e dell’impiantistica.
Grazie alla loro robustezza e durata, i connettori di potenza per applicazioni militari assicurano il funzionamento continuo delle apparecchiature anche in scenari operativi complessi e ad alto rischio.
Sul tema è intervenuto Lorenzo Bonadeo di ITT Cannon Veam, che ha sottolineato come, all’interno del settore militare, in Europa a fare da traino sono ancora i veicoli terrestri.
Parlando di test e collaudo dei sistemi di accumulo e dei motori elettrici, Paolo Magni di ODU ha commentato: “I connettori usati da chi produce i banchi dei test devono essere robusti e con un tipo di contattazione che non abbia bisogno di manutenzione.
Non sono connettori circolari, ma rettangolari componibili, realizzati con building block, e configurabili dal costruttore di macchine”.
Per questo tipo di connettori, considerando la tendenza generale verso l’elettrificazione, con l’aumento delle batterie da testare, le prospettive sono indubbiamente di crescita, al di là del rallentamento attuale.
Settori ferroviario e impiantistica
Anche il ferroviario è un ambito di destinazione importante per i connettori, che sono impiegati sia a bordo treno sia nelle tecnologie di segnalamento.
Come ha detto Claudio Sonzogni di Harting: “In questo ambito operano aziende molto diverse tra loro. Da un lato ci sono i grandi costruttori di treni, dall’altro realtà anche piccole che si occupano di integrazione di tecnologie nel segnalamento”.
Denominatore comune dal punto di vista dei componenti impiegati, a bordo treno e non solo, è comunque l’affidabilità.
Mauro Nodari di Techno ha infine chiuso il giro degli interventi parlando dei connettori per l’impiantistica ed evidenziando come il trend più interessante in questo caso sia la convergenza di segnale e potenza sullo stesso connettore: “Per rispondere a questa esigenza i connettori dovranno essere modulari e flessibili e, in generale, contribuire a realizzare infrastrutture basate su un numero sempre più ridotto di cavi”.
Potrebbe interessarti anche: