Le arene della competizione non sono i tradizionali settori industriali, ma rappresentano ecosistemi economici caratterizzati da rapida crescita e alta dinamicità. Fondamentalmente, le arene di concorrenza sono mercati che esprimono grande dinamismo. E che, per questo, sono da tenere in considerazione in ogni livello di analisi economica e tecnologica, anche per il mondo dell’elettronica.
Le arene della competizione delineate da McKinsey nel report “The next big arenas of competition” sono guidate da due principali fattori evolutivi. Da un lato, la crescita accelerata rispetto all’economia generale e agli altri segmenti industriali, dall’altro, l’elevata mobilità delle quote di mercato, con continui spostamenti di leadership tra realtà note e player emergenti.
Insomma, movimenti rapidi e significativi nelle quote detenute dai diversi attori della filiera, che si modificano come indicato dal “tasso di shuffle”, la metrica che valuta proprio gli spostamenti delle quote di mercato delle aziende. L’emergere di queste aree di competizione dipende fondamentalmente dall’innovazione tecnologica, dall’aumento degli investimenti e dall’espansione dei mercati di sbocco. Ne consegue una nuova era della concorrenza, l’inizio di un gioco inedito, indotto da un insieme di tecnologie e modelli di business mai sperimentati prima.
Le 12 arene della competizione del presente
Al fine di identificare le arene di domani, lo studio di McKinsey parte da un’analisi delle arene di oggi, fondata sull’integrazione di un set di dati delle 3.000 più grandi aziende dal 2005 al 2020.
In questi anni, 12 arene sono state capaci di mostrare crescita e dinamismo inattesi. Con un tasso di crescita annuale composto dei ricavi del 10%, e un tasso medio di crescita della capitalizzazione di mercato del 16%, nel periodo considerato queste 12 categorie hanno triplicato il peso sul Pil globale, passando dal 3 al 9%. In particolare, le arene di concorrenza sono emerse nel momento in cui le aziende coinvolte hanno attivato una competizione intensa. Con una tipicità legata all’aumento degli investimenti.
Le 12 aree nelle quali, tra 2005 e 2020, si sono sperimentati grandi cambiamenti in termini di spesa, Ricerca & Sviluppo, creazione di valore e ascesa delle multinazionali sono: software, semiconduttori, internet per i consumatori, e-commerce, elettronica di consumo, elettronica industriale, biofarmaceutica, pagamenti, intrattenimento video e audio, servizi cloud, veicoli elettrici e servizi aziendali abilitati all’informazione. Nel 2005 queste arene generavano il 9% dei profitti economici del campione analizzato. Poco più di 10 anni dopo, nel 2019, giungevano al 49%.
Comprendere questa logica industriale è fondamentale per gli attori coinvolti e anche per i decisori del mondo economico e politico, poiché aiuta a individuare le potenziali future zone di competizione. Sostanzialmente, le arene di concorrenza realizzano profitti molto più alti rispetto ad altri settori. Nella pratica, un numero “sproporzionato” di giganti globali e occasioni eccezionalmente potenti per i nuovi entrati.
Le 18 competizioni del futuro
I tre elementi distintivi di un’arena in formazione sono: cambiamenti del modello di business o delle tecnologie; incentivi per investimenti che migliorano la qualità; mercato di approdo ampio o in crescita.
Questi fattori tendono ad attivare una modalità di competizione “escalatory” che, appunto, caratterizza le nostre arene della competizione. Qui i player effettuano ingenti investimenti per ottenere non solo quote di mercato ma anche vantaggi in termini di qualità del prodotto. Mirando a penalizzare le altre aziende nella veloce e competitiva corsa al vertice. Se tutti e tre gli elementi della “pozione” emergono, aumenta la possibilità di vedere nascere un’arena.
Studiando le potenzialità del futuro, McKinsey stima entrate fra i 29mila e i 48mila miliardi di dollari entro il 2040. Analogamente, la quota di Pil complessiva di riferimento potrebbe passare al 10-16%. Quali sono, dunque, le 18 aree di concorrenza del futuro? Molte sono frutto delle 12 aree elencate in precedenza, altre si integrano e si evolvono in un panorama inedito. Parliamo di:
• commercio elettronico;
• software e servizi di Intelligenza Artificiale;
• servizi cloud;
• veicoli elettrici;
• veicoli autonomi condivisi;
• pubblicità digitale;
• semiconduttori;
• aerospaziale;
• sicurezza informatica;
• batterie;
• costruzione modulare;
• video in streaming;
• videogiochi;
• robotica;
• biotecnologie industriali e di consumo;
• mobilità aerea futura;
• farmaci per l’obesità;
• centrali nucleari a fissione.
Implicazioni per i protagonisti
Le aziende che desiderano entrare nel vivo della competizione devono adottare strategie mirate per portarsi avanti sui concorrenti.
Per esempio: investire in Ricerca & Sviluppo, per sfruttare il potenziale delle tecnologie emergenti; espandersi a livello internazionale, per massimizzare le opportunità nei mercati globali; adottare modelli di business scalabili, capaci di adattarsi all’evoluzione del mercato; investire in R&D e tecnologie core e spingere su acquisizioni e consolidamenti strategici.
Per gli investitori che cercano di allocare capitale nelle emergenti, invece, è evidente l’opportunità di un rendimento elevato, ma resta la forte volatilità dovuta alla rapida evoluzione dei mercati e del panorama competitivo. Così, conoscere le dinamiche delle arene si conferma importante per tutti gli attori dello scenario economico globale.
Sono i luoghi in cui si rimodella il mondo degli affari. Sono all’origine di slittamenti e movimento di investimenti e compagini aziendali, nazionali e multinazionali. Inoltre, individuare in anticipo i fattori della potenziale formazione di un’arena di concorrenza consente di prevedere le ulteriori aree che potrebbero affiorare nei prossimi 15 anni.
Non meno importante, approfondire le 18 arene competitive del futuro può essere utile anche ai professionisti in cerca di lavoro nei settori emergenti. Gli scenari delineati da McKinsey offrono dunque un quadro sufficientemente chiaro per cogliere future opportunità economiche e posizionarsi strategicamente e correttamente sul mercato.
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