Smart grid: che cosa aspettarci nel 2023 secondo Hive Power

Hive Power, fornitore di soluzioni per reti intelligenti nel settore delle energie rinnovabili e dei veicoli elettrici, fa una previsione sulle innovazioni che porteranno la lotta al cambiamento climatico al prossimo step.

115
corbellini Hive Power

Hive Power, fornitore di soluzioni innovative per le reti intelligenti, in pochi anni è riuscita a stringere delle forti partnership e a lavorare con alcuni dei maggiori fornitori di hardware e software nel settore dell’energia e della mobilità (Sorgenia, SmartEN, Free2Move eSolutions e Haier). L’azienda svizzera si è anche aggiudicata il Watt d’Or 2023 per il progetto, avviato nel marzo del 2019, del Lugaggia Innovation Center.

Come spiega Gianluca Corbellini, CEO e co-founder dell’azienda nata nel 2017 in Svizzera: “Il 2023 segna un importante passo avanti per l’Italia verso un futuro energetico più sostenibile e resiliente. Le tecnologie smart grid e le soluzioni in continua evoluzione nel settore rappresentano un’opportunità fondamentale per incentivare e semplificare il percorso verso una maggiore efficienza energetica e un utilizzo sempre più integrato delle energie rinnovabili. Con le nostre soluzioni all’avanguardia, siamo entusiasti di essere parte attiva di questa trasformazione e ogni giorno ci impegniamo ad esplorare nuove possibilità per rispondere alle esigenze di cittadini, imprese e istituzioni”.

Ecco le cinque tendenze, connesse alla tecnologia smart grid, che secondo Hive Power interesseranno tutto il corso del 2023.

  1. Energie rinnovabili integrate

Nel settore energetico si parla sempre più spesso di risorse energetiche distribuite (DER): fonti di energia rinnovabile, come pannelli solari residenziali, turbine eoliche o piccole centrali a biomassa in grado di fornire un mezzo pulito ed efficiente per generare energia. Tuttavia, incorporare i DER nella rete elettrica seguendo lo schema tradizionale unidirezionale risulta complesso e meno conveniente: sia dal punto di vista dell’efficienza che da quello dei costi e dei guadagni. Le smart grid servono, per questo, a garantire l’integrazione di queste nuove fonti energetiche nell’infrastruttura esistente, permettendo una distribuzione intelligente a seconda delle necessità degli utenti e della rete elettrica stessa.

  1.   La ricarica del futuro? Smart e bi-direzionale

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un’impennata delle immatricolazioni di veicoli elettrici (VE): basti pensare che, nel mese di marzo, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha segnalato che la percentuale di veicoli elettrici (VE) in Italia è aumentata del 40,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Questo aumento presuppone che, nel breve periodo, cresca anche il numero di stazioni di ricarica intelligenti e venga sdoganata la tecnologia vehicle-to-grid (V2G). Le stazioni di ricarica intelligenti, infatti, sono in grado di comunicare con la rete per regolare la velocità e il tempo di ricarica in base alla domanda, mentre le tecnologie V2G, permettono alle auto elettriche di funzionare come immense batterie: immagazzinando energia quando possibile e immettendola nuovamente nella rete per soddisfare la richiesta di energia in caso di picchi della domanda.

  1. Sistemi di accumulo: come banche per la rete elettrica

I sistemi di accumulo sono, per la rete elettrica, una sorta di caricatore portatile: garantiscono una maggiore flessibilità nella gestione della domanda e dell’offerta di energia, immagazzinando quando la richiesta risulta bassa e rilasciando energia nei periodi di picco. Secondo i dati riportati all’interno del report annuale ANIE , già nel 2022, grazie al rinnovo di alcuni incentivi da parte del governo italiano, come i bonus edilizi e la cessione del credito, si era assistito ad un aumento vertiginoso della domanda di questi dispositivi. Quest’anno la loro adozione dipenderà dall’attesa normativa sulle comunità energetiche rinnovabili e, nuovamente, dai mezzi di incentivazione che il governo sarà in grado di proporre ai cittadini, anche se le prospettive sembrano confermare il trend dell’anno precedente.

  1. Piccole ma potenti: la distribuzione energetica “micro”

Una delle tecnologie più innovative di cui disponiamo tutt’oggi per agevolare il passaggio ad una produzione energetica decentralizzata e sostenibile sono le microgrid: piccoli sistemi di distribuzione locale, completi in tutto e capaci di funzionare sia in maniera autonoma sia in connessione alla rete elettrica nazionale. Ma perché delle reti di distribuzione micro? Questa tipologia di rete offre una maggiore resilienza, una riduzione dei costi energetici e anche una migliore qualità dell’energia. Nel 2023 si prevede un incremento nell’adozione di questa tecnologia, soprattutto nelle aree rurali e più povere, in virtù della loro capacità di funzionare anche senza il supporto della normale rete elettrica.

  1. L’intelligenza artificiale e il suo impatto sull’energia

La complessità e il dinamismo che si cela dietro le reti elettriche decentralizzate rende l’intelligenza artificiale (IA) indispensabile per gestire in maniera ottimale la grande mole di dati derivante, ad esempio, dai contatori intelligenti. Nel 2023 ci si aspetta di assistere quindi ad un uso crescente degli algoritmi di IA nella gestione delle reti intelligenti. Questi saranno in grado di prevedere i modelli di domanda, identificare potenziali problemi prima che si verifichino e ottimizzare il funzionamento della rete. Attualmente, sono già disponibili sul mercato alcune soluzioni innovative per facilitare la gestione dei flussi energetici, come FLEXO, il motore AI di Hive Power che ottimizza i programmi di ricarica degli elettrodomestici, del solare e dei veicoli elettrici, analizzando il meteo e le fonti rinnovabili e guidando i consumatori più attenti all’energia.


Potrebbe interessarti anche:

Comunità energetiche rinnovabili: a che punto siamo?

 

Articolo precedenteERRE Company, Smart Engineering e Smart Industry: l’unione fa l’eccellenza
Articolo successivoLa element14 Community lancia ‘Summer of Green Technology’

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui