Avnet: vent’anni di successi con le “speedboat” in Europa

Avnet celebra il ventesimo anniversario del suo modello di business utilizzato sul mercato europeo basato sulle “speedboat” e guarda a nuove opportunità di crescita nei settori IoT e AI

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Avnet

di Cleopatra Gatti |

Avnet Emea, l’organizzazione aziendale regionale di Avnet, celebra il ventesimo anniversario del suo modello delle “speedboat”, termine usato per delineare la modalità di business delle sue singole società di distribuzione. Sostanzialmente, le singole business unit operano quotidianamente su base indipendente e in modo autonomo, beneficiando però al tempo stesso della solida struttura finanziaria e logistica di Avnet. Il modello “speedboat”, ovvero motoscafo, è così chiamato in quanto fa riferimento a una serie di entità più piccole in grado di offrire un approccio al mercato più rapido e agile rispetto a quanto potrebbe fare un’entità molto più grande ma più lenta, assimilabile a una supernave. Nel complesso, questo modello ha consentito ad Avnet di portare i meccanismi di creazione della domanda e di supporto ai segmenti verticali su un livello completamente nuovo, abbracciando i cambiamenti in atto nel mercato in modo estremamente più rapido ed efficace rispetto a molte altre grandi organizzazioni.

L’era delle “speedboat”

Il nuovo millennio ha chiuso un decennio che ha visto una massiccia espansione globale di Avnet in Europa. Tale espansione è passata attraverso l’acquisizione di circa 20 realtà di distribuzione – dall’acquisizione di Access Electronics nel 1991 a quella di EBV Group nel 2000 – portando i ricavi della società madre a quasi 3 miliardi di dollari. Questo consolidamento di distributori di piccole e medie dimensioni in un’unica organizzazione globale ha rappresentato un’importante mossa strategica, che ha permesso di sviluppare partnership con i fornitori globali e di servire i grandi clienti.

L’era delle “speedboat” di Avnet è stata inaugurata nel 2001 con le società specializzate in semiconduttori Ebv Elektronik, Wbc e Silica, oltre ad Avnet Time (presente nei dispositivi di interconnessione, di alimentazione ed elettromeccanici) e ad Avnet Ims (servizi e soluzioni per la supply chain). La successiva acquisizione del gruppo Memec, avvenuta nel 2005, e poi quella del gruppo Abacus, nel 2008, ha permesso di rafforzare ulteriormente le attività rispettivamente nei settori dei semiconduttori e IP&E. Nel 2014, alle due società si è aggiunta anche Msc Technologies, che ha favorito lo sviluppo del portafoglio Avnet nel settore embedded delle schede integrate, dei display e delle soluzioni di sistema. Varie incorporazioni delle realtà acquisite hanno portato alle business unit che oggi compongono Avnet Emea, incluse Ebv Elektronik, Avnet Silica e Avnet Abacus.

avnet puljarevic e orlandi
Da sinistra: Slobodan Puljarevic e Mario Orlandi, entrambi Presidenti di Avnet Emea

Verso il modello “speedboat 2.0”

“La strategia delle ‘speedboat’ era fortemente incentrata sulla creazione della domanda e ha aiutato i clienti a trovare delle nuove tecnologie per attribuire elementi distintivi ai loro progetti e prodotti. Allo stesso tempo abbiamo incoraggiato l’idea di business unit di distribuzione, complementari e anche concorrenti, con franchising sovrapposti. Per far funzionare questo modello e garantire le capacità necessarie per sfruttare le dimensioni e la portata di Avnet, abbiamo dovuto costruirlo facendo leva su una solida base finanziaria, logistica e IT”, ha affermato Mario Orlandi, Presidente Avnet Emea, Global IoT e Avnet Integrated. “Ciò ha permesso alle ‘speedboat’ di muoversi a velocità diverse in termini di integrazione IT e di sperimentare percorsi di diversa natura, per esempio seguendo le opportunità di business offerte da schede, software, servizi a valore aggiunto o mercati verticali”. Prosegue Orlandi: “Guardando al futuro, nei prossimi dieci anni prevediamo un raddoppio del mercato nell’area Emea. Ciò sarà parzialmente alimentato da nuove tecnologie quali Internet of Things, Artificial Intelligence e prodotti embedded altamente integrati. Tuttavia, l’introduzione di nuove tecnologie avrà successo solo se si comprenderanno appieno i relativi vantaggi in casi d’uso specifici, ed è qui che i nostri esperti sul campo faranno la differenza per i clienti”.

Slobodan Puljarevic, Presidente Emea, Global Design Chain & Supplier Management, ha aggiunto: “Un’ulteriore crescita arriverà anche dai grandi produttori, che si affideranno sempre più ai distributori per la gestione di merci e ordini anche dei loro maggiori clienti, che in precedenza servivano direttamente. Sia i clienti sia i fornitori si stanno rendendo conto di come le nostre capacità possono aiutare a ridurre i rischi associati alle loro supply chain. La natura transazionale della nostra attività permarrà e sarà sempre più determinata dall’efficienza e dall’ottimizzazione dei processi. Inoltre”, prosegue Puljarevic, “non c’è dubbio che il modello ‘speedboat’ di Avnet si evolverà nel tempo in seguito ai consolidamenti dei produttori e alle nuove dinamiche di mercato. Forse diventerà un modello Speedboat 2.0 o qualsiasi cosa sarà necessaria per continuare a garantire prestazioni di livello mondiale in termini di creazione della domanda, di servizi di approvvigionamento e di qualsiasi altro supporto di cui i clienti locali e globali possano aver bisogno nei prossimi due decenni e oltre”.


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