Rutronik: così modernizziamo il settore ferroviario

Walter Attili, Area Sales Manager Center and South Italy di Rutronik, ci spiega come si sta cercando di modernizzare il settore ferroviario, in particolare per quanto riguarda la trazione

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Rutronik Ferroviario pixabay

Sappiamo che per rafforzare la sostenibilità del trasporto ferroviario, già oggi considerato il mezzo più ecologico, considerata il suo scarso contributo all’emissione di inquinanti nell’aria, è necessario completare l’elettrificazione della rete: in breve, occorre accelerare il processo di modernizzazione delle reti e dei veicoli.

A darci esempi concreti di come si sta cercando di modernizzare il settore ferroviario, in particolare per quanto riguarda la trazione, ossia la costruzione dei treni, è Walter Attili, Area Sales Manager Center and South Italy di Rutronik. “Sembra impossibile, ma ancora oggi esistono delle tratte ferroviarie non elettrificate: magari tratte secondarie e poco utilizzate, sulle quali è quindi necessario l’utilizzo di motori diesel per generare l’energia elettrica per la trazione. I veicoli sono così molto inquinanti e rappresentano un grosso problema soprattutto quando sono fermi in stazione: qui devono lasciare il motore diesel acceso per consentire l’alimentazione dei servizi ausiliari di bordo (aria condizionata, luci, compressori, prese, angolo bar, ecc). Per limitarne i danni, i maggiori costruttori di treni stanno pensando di realizzare treni ibridi, che possano utilizzare un generatore diesel nel- le lunghe percorrenze e un sistema a batterie nei brevi tratti, ad esempio proprio nelle stazioni”.

L’esperienza di Rutronik entra in gioco nell’alimentazione del treno da batterie: “Qualche anno fa l’attenzione era rivolta principalmente alle tecnologie Supercap, nelle quali Rutronik ha un’ampia competenza. Attualmente, benché ci sia ancora un certo interesse per questa soluzione, alcuni progettisti adottano le batterie al Litio, che garantiscono prestazioni confrontabili ma con costi e performance migliori, optando quindi per una tecnologia simile a quella utilizzata per le auto”.

Mentre i veicoli elettrici o ibridi utilizzano normalmente un battery pack agli ioni di litio con anodi di grafite e catodi composti da nichel, manganese e cobalto, per il treno si sta pensando a una particolare versione in Lithium Titanate con alto grado di sicurezza (no fire, no explosion). Quella dell’alimentazione a batteria è una logica applicata anche ai tram cittadini. “Nelle strade urbane è molto sentito il problema dell’elettrificazione, anche per via dei pali dell’elettricità che risultano antiestetici. Si sta quindi pensando di realizzare dei tram che in alcuni tratti urbani possano essere alimentati a batteria e non siano agganciati alla tradizionale catenaria: in effetti, nelle città d’arte, il poter evitare pali e cavi elettrici va a tutto vantaggio della città stessa”.

Infine, quando si parla di ferroviario con Rutronik, c’è un’altra tecnologia da mettere in risalto: “Anche in questo settore siamo impegnati nella promozione della tecnologia silicon carbide (SiC). I dispositivi di potenza SiC – va detto, forse ancora un po’ troppo costosi – consentono di realizzare dei convertitori nella trazione che a loro volta facilitano la produzione di treni più leggeri ed energeticamente più efficienti. Grazie a questi dispositivi, infatti, si possono realizzare apparati elettronici di bordo più efficienti, con una riduzione del peso e dello spazio occupato”.


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