Dati Anie: il mercato dell’automazione in Italia vale 5,1 miliardi

Anie Automazione ha diffuso i dati del settore dell’automazione industriale in Italia relativi al 2019: il fatturato totale vale 5,1 miliardi di euro, in lieve calo (-1,2%) rispetto al 2018

anie automazione osservatorio

Anie Automazione, Associazione di Federazione Anie, ha pubblicato sul suo sito l’Osservatorio dell’industria italiana dell’automazione, documento che comprende i dati del settore dal 2019 fino ai primi mesi del 2020 e previsioni sull’andamento complessivo dell’anno in corso.

Nel 2019 il mercato dell’automazione industriale in Italia ha registrato un fatturato totale (vendite Italia + esportazioni dirette) di 5,1 miliardi, con un lieve calo rispetto al 2018 (-1,2%) e interrompendo così il trend di crescita che ha caratterizzato i sei anni precedenti.  Da fine 2018 il comparto ha sofferto della fase di incertezza che ha caratterizzato il ciclo degli investimenti industriali: nel 2019 la quota di fatturato delle importazioni è aumentata in maniera più intensa (+4,6%) rispetto a quella delle esportazioni (+1,9%) e il mercato interno ha registrato un calo dello 0,3% rispetto al 2018.

Considerando le statistiche di ANIE Automazione che rilevano il venduto in Italia, i dati nel 2019 mostrano un calo del 2,3% rispetto all’anno precedente (migliorando leggermente l’andamento della prima metà dello scorso anno, in cui il calo tendenziale era del 2,7%). In particolare, a crescere sono i fatturati di Scada (+9,7%), Networking industriale (+9%), IPC (+3,6%) e RFID (+2%). Tra i risultati negativi, si segnalano quelli di azionamenti (-5,2%), encoder rotativi (-4,6%), wireless industriale (-4,2%) e HMI (-4%).

L’andamento nel 2020

Per quanto riguarda la prima parte del 2020, lo shock rappresentato dalla diffusione dell’epidemia Covid-19 ha comportato una revisione al ribasso delle previsioni per l’evoluzione dell’economia globale. Secondo un’indagine rapida tra i soci di Anie condotta a inizio maggio 2020, le previsioni per la chiusura dell’anno vedevano un calo di fatturato dell’8%; a inizio giugno il sentiment è ulteriormente peggiorato. Al contrario, per il 2021 prevale l’ottimismo: l’86% dei rispondenti crede che ci sarà una variazione in aumento dei ricavi.

Fabrizio Scovenna, presidente Anie Automazione, ha commentato: “Le aziende del nostro settore, che progettano e producono tecnologie avanzate, intelligenza artificiale, realtà aumentata, robotica  ecc., possono certamente fare la loro parte nel rendere disponibili idee e proposte che potranno rilanciare il Paese, ma anche risolvere problematiche che il Covid-19 ha reso più evidenti e non più procrastinabili nelle soluzioni da adottare”.

Edge Computing per l’industria, un mercato in crescita

Per quanto riguarda le tecnologie emergenti, l’Osservatorio si è soffermato quest’anno sull’edge computing. “Il compito di ANIE Automazione è fornire una visione su tecnologie emergenti e su quanto possano fare per migliorare il settore manifatturiero e non solo. Lo riteniamo uno dei compiti fondamentali della nostra Associazione: essere un vettore di conoscenza”, ha detto ancora Scovenna.

Entro il 2022, Gartner stima che metà delle grandi organizzazioni integreranno i principi edge computing nei loro progetti. L’Edge Computing è un’architettura IT con potenza di elaborazione distribuita, particolarmente adatta per le tecnologie “mobile computing” e di IoT. Ciò è in parte dovuto al fatto che entro il 2022 saranno spesi 2,5 milioni di dollari ogni minuto nell’Internet of Things (IoT) e un milione di nuovi dispositivi IoT sarà venduto ogni minuto. Queste soluzioni sono basilari per accelerare i flussi di dati, senza tempi di latenza di elaborazione, e quindi permettere a dispositivi intelligenti di reagire in modo istantaneo con vantaggi significativi per moltissime applicazioni in vari campi.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui