La produzione high-tech alla prova della pandemia

Gli effetti del Covid-19 nei diversi settori delle alte tecnologie, secondo i dati di TrendForce, che ha analizzato la produzione di semiconduttori, memorie, display e Led nel primo trimestre dell’anno 

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pandemia e produzione high-tech

di Laura Reggiani |

Quali effetti sta avendo la pandemia da Covid-19 sulla produzione high-tech? TrendForce ha redatto un report, aggiornato alla fine di marzo, sullo stato in cui versano i principali componenti elettronici.

Semiconduttori, primo trimestre stabile nonostante la pandemia

La maggior parte dei clienti delle società globali che progettano circuiti integrati ha effettuato i propri ordini in anticipo, e alcuni di questi sono stati già evasi e consegnati. Pertanto, nonostante i ricavi legati agli IC siano stati in qualche modo colpiti dalla pandemia, non si prevede che diminuiranno di molto nel primo trimestre del 2020. Il dilagare della pandemia, tuttavia, ha ridotto la domanda di servizi di progettazione da parte dei produttori di dispositivi, soprattutto quelli che progettano circuiti integrati per smartphone e altri prodotti elettronici consumer. Queste società vedranno quindi una diminuzione della domanda riflessa nei ricavi a partire dal secondo trimestre del 2020. A fronte degli impedimenti dovuti alla pandemia e alla Entity List, è improbabile comunque che l’industria degli IC ritorni a una crescita già nel 2020. Contrariamente all’IC design o alle industrie di assemblaggio e test, i ricavi delle fonderie nel primo trimestre 2020 hanno risentito meno della pandemia. Le industrie del packaging e del test avevano in precedenza subito cali importanti a causa della guerra commerciale tra Cina e Usa; l’effetto del Covid-19 sul settore si manifesterà quindi in modo relativamente più contenuto. TrendForce prevede che i ricavi delle società che assemblano e testano IC nel primo trimestre saranno tendenzialmente piatti, mentre le prestazioni del settore nel secondo trimestre e nei successivi saranno legate alla domanda dei clienti.

Memorie, domanda in calo  

Nonostante l’apparente rallentamento della pandemia in Cina, il virus si sta rapidamente diffondendo nelle altre principali economie. Il mercato delle memorie potrebbe peggiorare e subire una crisi prima del previsto, in quanto la pandemia ridurrà il potere d’acquisto dei consumatori. A subire le maggiori ripercussioni sarà la produzione di smartphone, grandi utilizzatori di memorie. La riduzione del potere d’acquisto porterà a una contrazione della domanda di apparati elettronici e a un conseguente impatto sulla domanda di prodotti di memoria. Considerando la crescita del 13% e del 32% su base annua della fornitura di Dram e Flash Nand per il 2020 e i livelli di inventario per lo più bassi mantenuti dai clienti all’inizio del 2020, TrendForce prevedeva inizialmente una crescita costante dei prezzi che si sarebbe protratta fino alla fine dell’anno. Tuttavia, dati i cambiamenti strutturali nell’offerta e nella domanda, i clienti di dispositivi di memoria genereranno una domanda più debole, che si rifletterà nella dinamica dei mercati legati ai prodotti finali. Nel 2020 è pertanto probabile che il prezzo medio di vendita dei prodotti di memoria aumenti in misura minore del previsto o addirittura subisca un calo.

Display, la pandemia rallenta le consegne

L’effetto della pandemia sulla produzione di display di grandi dimensioni ha avuto ripercussioni più sulle attività di consegna dei moduli che sull’attività di produzione, che è altamente automatizzata. Per quanto riguarda le consegne di febbraio di pannelli Tv, generalmente spediti in formato open cell, il divario tra le spedizioni effettive e quelle previste è stato solo del 9,8%, mentre per i pannelli per monitor e notebook, generalmente forniti in formato modulo, le differenze tra le spedizioni effettive e quelle previste sono state rispettivamente del 25,5% e del 29,9%. Pertanto, la pandemia ha ridotto le consegne di pannelli IT molto più di quanto non abbia ridotto le consegne dei pannelli Tv. Per il 2020 TrendForce prevede che le consegne di pannelli Tv diminuiranno del 4%, mentre quelle di pannelli per monitor e notebook cresceranno rispettivamente del 3,4% e dello 0,4% su base annua.

Led, problemi con le materie prime

I produttori di chip Led non hanno mai interrotto le operazioni, e parte del personale è rimasto nelle fabbriche continuando a produrre piccoli lotti. Tuttavia, a causa delle preoccupazioni sulla possibile carenza di materie prime, in particolare di substrati di zaffiro, a marzo i produttori hanno aumentato il tasso di utilizzo delle capacità legate al processo epitassiale per Led al di sopra del 70%, incrementando l’inventario in risposta all’impatto del rialzo dei prezzi. Al contrario, il tasso di ripresa delle attività nel segmento dei chip Led è stato relativamente basso, a causa del livello di inventario elevato e della domanda dei clienti che non è aumentata. Attualmente, oltre al leggero aumento di un novero ridotto di chip Led di fascia bassa, il resto dei prezzi è rimasto invariato.

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