Infineon: le opportunità offerte dal mercato sono infinite

In Italia Infineon si avvale di un’organizzazione che comprende oltre 200 persone. I vertici aziendali, rappresentati da Alessandro Matera, Roberto Legnani e Giuseppe Finazzi, ci parlano di risultati e prospettive.

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di Laura Reggiani |

Con un fatturato di 8 miliardi di euro e oltre 41mila addetti nel mondo, di cui oltre 18mila in Europa, Infineon è una realtà di livello globale nell’ambito dei semiconduttori e ricopre posizioni di primo piano nei settori automotive, industria, alimentatori e sicurezza digitale. In Italia si avvale di un’organizzazione che comprende oltre 200 persone ed è guidata da Alessandro Matera, Managing Director e Cfo, coadiuvato da Roberto Legnani per le vendite e Giuseppe Finazzi per il supporto alla distribuzione.

Elementi e strategie vincenti

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Alessandro Matera è Managing Director and Chief Financial Officer di Infineon Italia

La società ha chiuso il 2019 con un calo nelle vendite a livello globale limitato al 3% e confermato l’outlook per l’anno in corso di un fatturato in aumento del 5%.
Alessandro Matera spiega come sono stati raggiunti questi risultati, migliori di molti competitor: “Sono diversi i motivi per cui abbiamo fatto meglio della media del mercato. Indubbiamente, siamo stati favoriti da un approccio che si compone di due elementi: un business ben diversificato, che nei decenni è stato raffinato scegliendo i mercati più promettenti e meno volatili, e un focus che da diversi anni è stato spostato dal prodotto all’applicazione, orientandoci ad avere relazioni strette con quei clienti chiave che sono driver di innovazione e che sviluppano le applicazioni e le soluzioni vincenti del futuro, ad esempio in ambito automotive, che supportiamo con un forte know-how di sistema e con cui manteniamo un ottimo rapporto”.

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Roberto Legnani è Senior Director Sales di Infineon

Come conferma anche Legnani: “In epoca non sospetta abbiamo indirizzato le strategie dell’azienda su applicazioni importanti come mobilità, sicurezza e risparmio energetico e spostato l’offerta dal componente alla soluzione. Ci siamo anche meglio posizionati presso quei settori e quei soggetti che hanno avuto le spinte di crescita più importanti, e per il 2020 abbiamo quindi previsioni interessanti di crescita per questi mercati”.

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Giuseppe Finazzi è Regional Sales Distribution South West di Infineon

Da considerare anche la particolare situazione del mercato: “Per tutto il 2018 il mercato è stato caratterizzato da una forte domanda, dallo shortage di alcuni prodotti e da un conseguente aumento dei prezzi. Le nostre strategie produttive ci hanno però permesso di continuare a servire i clienti al meglio anche in questa particolare situazione”, puntualizza Finazzi. “Fortunatamente, i clienti, anche quelli della distribuzione, ci hanno dato fiducia e ci hanno premiato per il servizio che abbiamo offerto nel 2018 continuando a ordinare anche nel 2019 e permettendoci così di fare un buon risultato”.

Per quanto riguarda il futuro, Alessandro Matera, nonostante la difficile situazione contingente, mantiene una visione positiva: “Oggi abbiamo la grossa incognita del Coronavirus, che mi auguro non porti a una crisi simile a quella del 2009. Le prospettive sono comunque buone e, anche se alcuni mercati stanno vivendo un momento di stasi, siamo comunque fiduciosi nella ripartenza delle applicazioni legate alla mobilità elettrica e nella pervasività dell’elettronica in nuovi ambiti, come ad esempio l’Internet of Things, un mondo che apre a moltissimi campi possibili di applicazione”.

I settori applicativi di riferimento

Sui settori nei quali Infineon rappresenta un fornitore di riferimento, Legnani aggiunge: “Il fatto di avere relazioni privilegiate con i main player, di essere abituati a lavorare con un concetto di sistema, di avere un’ampia gamma di soluzioni caratterizzate da una estrema affidabilità, ma soprattutto di avere le competenze nelle aree più critiche come il computing e l’elettrificazione, ci permette di essere visti dai maggiori player dell’automotive come un partner sempre più strategico”. Lo stesso vale nell’ambito delle soluzioni digitali di sicurezza che si rivolgono ad ambiti diversi, dai sistemi di pagamento alle carte di credito, dai passaporti elettronici agli apricancelli, fino alle applicazioni nell’ambito dell’Industry 4.0. ”Si tratta di un settore che ben presidiamo e che rappresenta un mercato di interesse anche per l’Italia, dove abbiamo vinto design importanti anche in applicazioni industriali”.

Il ruolo della distribuzione e le acquisizioni recenti

Per la distribuzione Infineon, come spiega Finazzi, si affida a player globali come Arrow, Avnet e Rutronik, ma anche a partner locali come Comelec. “La distribuzione vale in Italia oltre due terzi del fatturato, un numero quindi importante, più alto di quello globale, che rispecchia le logiche del mercato italiano. Le strategie prevedono di lavorare con un rapporto basato sulla collaborazione sia in termini di progetti che di servizi. Rispetto ad altri player, i rapporti di Infineon con la distribuzione sono sempre stati più solidi e si basano sull’offerta di supporto in ambito tecnico, di marketing e di tipo sistemistico. I nostri distributori rientrano inoltre in un programma di training che consente loro di essere sempre aggiornati sui nostri prodotti e le nostre soluzioni, e di lavorare al meglio in attività di demand creation”.

Lo scorso giugno Infineon ha concluso l’acquisizione di Cypress per 9 miliardi di euro. Come commenta Matera: “Si tratta del tassello che mancava per completare la nostra offerta di soluzioni, un investimento strategico in un’ottica di medio-lungo periodo. Le acquisizioni vengono valutate in Infineon in base a tre aspetti sinergici: business, mercato e range di prodotti, finanza e cultura aziendale. Cypress si integrava perfettamente sono tutti i tre aspetti. A livello di mercato una integrazione così complementare non c’era mai stata: lo spettro di prodotti di Cypress si sposa perfettamente con il nostro che viene così integrato con le soluzioni di connettività short range e con le famiglie di micro per applicazioni meno complesse. Inoltre, Cypress si sposa anche con la nostra strategia indirizzata all’applicazione, grazie a un ecosistema di sviluppo software molto ben sviluppato che ci premetterà di supportare i clienti con una proposta di soluzioni completa anche di software e di entrare nel mercato dell’Internet of Things”.

Gli investimenti in R&S

Infineon è tra le poche aziende del settore elettronico ad aver mantenuto una forte presenza in Italia, con oltre 200 persone, e a continuare a investire in attività di R&S sul territorio attraverso due centri di ricerca a Padova e Pavia.

“Sia il centro di Padova, che si appresta il prossimo anno a festeggiare i 20 anni di attività, che quello di Pavia, che proviene dall’acquisizione di International Rectifier, beneficiano di un buon compromesso tra la disponibilità di risorse qualificate, grazie alla vicinanza con le Università locali, un buona qualità della vita e la capacità di sviluppare le competenze a livello produttivo. Il centro di Padova è focalizzato sulle applicazioni automotive e su elementi importanti come la functional safety, sviluppa regolatori di tensione e svolge attività di validazione delle memorie dei microcontrollori, mentre il centro di Pavia è focalizzato su attività di tipo industriale, come ad esempio il controllo motore per diversi tipi di appliance”.

Lo scorso maggio Infineon ha anche concluso un importante accordo di collaborazione quinquennale con il Politecnico di Milano, che porta alla nascita di un centro di ricerca e alla creazione di un laboratorio per lo sviluppo di know-how e di soluzioni innovative nella progettazione di circuiti analogici ad alte prestazioni, a segnale misto e circuiti integrati nella frequenza delle onde millimetriche.

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